Grande partecipazione alle conferenze della rassegna “Verba Volant-Scripta Manet”
Fonte dell’articolo Tuscia Times
VITERBO – La rassegna “Verba Volant-Scripta Manent- Dal documento antico al libro moderno” (21-29 novembre 2024), ha già al suo attivo un successo di pubblico.
La manifestazione promossa dalla Comunità Montana dei Cimini e dall’Area Etrusco Cimina (SISC) con il sostegno della Regione Lazio, è nata per porre l’attenzione sull’importanza degli archivi storici comunali di Canepina, Oriolo Romano, Vetralla e Gallese con conferenze mirate su fatti di storia locale e tradizioni, narrazioni raccolte in alcuni volumi editi di studiosi, ispirati agli antichi documenti storici ivi custoditi. Modera gli incontri Luca Della Rocca.
Gli appuntamenti in programma sono iniziati con la piacevole e acclamata conferenza al bel Museo delle Tradizioni Popolari di Canepina (Sala del Quarto Stato – Giovedì 21 novembre) con i saluti del sindaco Aldo Maria Moneta e l’introduzione del consigliere delegato alla Cultura del Comune Enrico Pelliccioni, dove il prof Quirino Galli, direttore scientifico del Museo, con una digressione sulle diverse pubblicazioni edite relative al periodo 1541 – 1862, ha illustrato al pubblico, con una esaustiva disamina, la storia del ‘Carnevale di Canepina 1862’, teatro di cui è un esperto conoscitore. Tanti gli applausi.
Ieri, 22 novembre, alla Sala Conferenze dell’Archivio Storico Comunale di Oriolo Romano è svolto il secondo appuntamento della rassegna. Dopo i saluti istituzionali della consigliera delegata del Comune, Enrica Paris, ha aperto la conferenza l’istruttrice amministrativa dell’archivio Simona Raccuia che ha illustrato a grandi linee la composizione storica dell’Archivio Comunale.
Subito dopo è intervenuta la professoressa Brunella Bassetti che ha parlato del suo libro-romanzo “Trame di Comunità, orditi di tessuto. Religione e società a Oriolo Romano durante il periodo Santacroce dai racconti dei primi Habbitanti de Loriolo”, scritto attraverso l’artificio dell’io narrante in conversazione che restituisce alle prime decine di oriolesi una realtà incarnata, fatta di grandi cambiamenti, di lavoro e di quotidianità. Non è lo storico che coinvolge nella lettura, ma sono i personaggi raccontati che, con particolare capacità e finezza, catturano il lettore immergendolo nella storia vissuta.
Poi è la volta dell’architetto Patrizia Di Filippo che entra in argomento con il suo libro dal titolo ‘Oriolo Romano. Palazzo Altieri, Sala di Giuseppe. Un messaggio tra le grottesche’, dove racconta una delle sale più affascinanti e preziose del Palazzo Altieri, affrescata durante il periodo dei Santacroce che raccoglie una ricca decorazione pittorica a grottesche (circa 100).
Ecco che subito dopo la Storia fa il suo ingresso trionfante con Marcello Piccioni e la riedizione del libricino dal titolo “Nella venuta che fecero li francesi…” con il quale rende note le vicende legate all’occupazione dello Stato Pontificio ed all’istituzione della Repubblica Romana, nel 1798-99, da parte delle truppe francesi, nel Feudo Altieri in particolare e in generale nel Patrimonio di San Pietro in Tuscia.
Infine la parola passa all’archeologa Roberta Ferrini che parla della fontana vecchia di Oriolo, nell’ambito del suo libro: ‘Gestione e uso delle acque Oriolo Romano tra il XVI e il XXI secolo’. Il testo curato con Simona Raccuia, ha avuto lo scopo di porre l’attenzione sull’acqua, raccogliendo i dati che ne documentano l’uso e la distribuzione dalla fondazione di Oriolo ad oggi. Altro intento importante è stato quello di reperire tutte le fontane e i fontanili che hanno accompagnato la vita del paese e fissarne la memoria.
L’incontro si chiude con i saluti e ringraziamenti della presidente di Tuscia Art Lab, Giulia Marchetti che coordina con Davide Ghaleb Editore le quattro conferenze.
Poi tutti i presenti sono invitati per una visita nel piccolo archivio storico adiacente dove due eccelsi restauratori, Marina Regni e Lorenzo Corradi, sono alle prese con il restauro di alcuni volumi, un condensato di carta polimaterica, ovvero pergamena, carta e cuoio.